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Regolamento

Alcune premesse è bene farle in quanto potrebbero esserci degli spiacevoli disguidi. Affinché non ci siano è preferibile seguire determinate regole:


- Leggere e prendere visione dei consigli non deve essere inteso come verità assoluta; i miei saranno consigli, consulenze, informazioni che fornirò per pura passione in questo campo.


- Non mi assumo alcuna responsabilità su danni o anomalie riscontrate dall'utilizzo di questo blog.


- Mantenere un tono pacato nei commenti senza usare termini volgari.

lunedì 23 febbraio 2015

Prova - Fiat Croma 1.9 Multijet 16V Dynamic Skyline

COME SI PRESENTA

La linea non è delle migliori ma non si passa inosservati per via dell’altezza superiore alla media delle altre station (160 cm) e un frontale che è composto da due grandi fari eleganti e una calandra centrale cromata che conferisce importanza all’insieme.
Di lato spiccano le maniglie (anch’esse cromate) modellate sulla carrozzeria e gli ampi finestrini che sembrano appartenere a una monovolume; lo stesso Giugiaro, disegnatore dell’auto, l’ha definita un “comfort wagon” e non una vera e propria station wagon.
Il posteriore è caratterizzato da un ampio portellone e i gruppi ottici si sviluppano in orizzontale fino alla fiancata.
La Croma misura da un paraurti all’altro 476 cm e in larghezza ne misura 178, dunque le dimensioni risultano essere importanti e bisogna farsi l’occhio nelle manovre e soprattutto nel traffico in città.

L’ABITACOLO

Saliti a bordo ci si accorge subito che la seduta è rialzata e ci si accomoda su una vera e propria poltrona ben imbottita e con ampie regolazioni. L’ambiente è raffinato con i comandi principali ben disposti e facili da raggiungere come la radio con il lettore CD e il climatizzatore automatico bi-zona entrambi di serie in questa versione.
L’abitacolo è inondato da luce e il tetto panoramico apribile elettricamente (di serie) gioca un ruolo fondamentale e l’ampio parabrezza merita di essere elogiato poiché oltre alla sua grandezza ha un sofisticato sistema per l’insonorizzazione.
Il nuovo parabrezza adotta infatti un sottile foglio plastico (PVB) che attenua i rumori esterni.
Comfort eccezionale anche per i passeggeri posteriori che vantano un ottimo spazio per le gambe e anche un eventuale quinto passeggero è seduto comodamente senza che il tunnel centrale lo infastidisca; naturalmente sono disponibili e regolabili le bocchette del clima anche dietro.
Nota di demerito alla visibilità posteriore che soffre un po’ del lunotto piccolo e della linea di cintura alta, quindi sono d’obbligo i sensori di parcheggio che non sono presenti in questa versione da me provata.
Ben rifinito ma non attrezzato il bagagliaio dell’ammiraglia di casa Fiat con una capienza di 500 litri e 1610 con divanetto ribaltato. Non è una capacità da record ma valige per quattro persone sono facilmente stivabili nonostante i marcati parafanghi.
Su tutti e quattro i vetri elettrici (e anche sul tetto panoramico) è presente l’utile dispositivo antipizzicamento che interviene in caso di presenza di oggetti o parti del corpo nel perimetro del vetro mentre effettua la risalita e ne inverte il moto evitando spiacevoli conseguenze. Portaoggetti ce ne sono in quantità sufficiente e il bracciolo centrale anteriore (anche refrigerato) permette di viaggiare comodi e di mettere mani alla leva del cambio (in posizione rialzata non a caso come sulle monovolume) senza allontanare il gomito.
Ottima la dotazione di sicurezza offerta di serie con 7 airbag di serie tra cui quello per le ginocchia del guidatore, attacchi isofix e il controllo elettronico della stabilità.
Una volta raggiunta la posizione di guida più idonea e regolato in altezza e profondità il volante si incontra la prima problematica, ovvero come mettere in moto il motore turbodiesel Multijet. Si tratta di una “partenza svedese” poiché la chiave di accensione va inserita nel blocchetto centrale accanto alla leva del freno di stazionamento proprio come le Saab; difatti la Croma è costruita sul pianale della 9-3 e della Opel Vectra/Signum condividendo oltre cinquanta componenti per telaio e carrozzeria.

ESPERIENZA DI GUIDA

La Croma monta il noto 1.9 Multijet 16V con cambio manuale a 6 marce, un’unità che rappresenta il miglior compromesso su questo genere di vetture in grado di muovere con disinvoltura gli oltre 1500 kg di peso e di garantire riprese e sorpassi in totale sicurezza.
Sotto il piede destro ci sono 150 CV e per le velleità turistiche più che sportive dell’auto, non ci si aspetterebbe un’entrata in coppia così violenta superati i 2000 giri e un allungo senza incertezze fino a 4000 giri. Nei lunghi viaggi si apprezza la già citata comodità dei sedili (Milano-Taranto senza un filo di mal di schiena), il motore che lavora a poco più di 2400 giri a 130 km/h (con leggeri fruscii provenienti dal rotolamento dei grandi cerchi da 17”), il cruise control (di serie) e l’ottimo impianto di climatizzazione che mantiene la temperatura desiderata.
L’impianto frenante non ha alcun affaticamento nemmeno dopo diverse ore di impiego e si è rivelato efficace soprattutto durante le discese in montagna.
Il cambio manuale a 6 marce ha una leva dura da azionare ma in compenso ha innesti precisi.
Un po’ di preoccupazione cresce quando si entra in curva in maniera allegra e il marcato rollio fa temere il peggio ma a controllare il tutto ci sono i sistemi elettronici ESP e ASR che correggono un’eventuale sbandata.
Non delude nemmeno lo sterzo (a parte la noia elettronica che ha afflitto la maggior parte delle Croma del 2005) che consente di trarsi d’impaccio in spazi inaspettatamente ristretti senza alcuno sforzo. Ovviamente è ad assistenza variabile rendendosi più duro alle alte velocità e più leggero per facilitare le manovre di parcheggio.
Un dispositivo davvero utile è l’Hill Holder per l’assistenza alle partenze in salita che mantiene l’auto ferma per poco più di un secondo consentendo al guidatore di ripartire agevolmente dando un addio definitivo alle partenze con il freno a mano.
A dispetto di quanto si possa pensare, il motore 1.9 nella variante da 150 CV richiede meno carburante rispetto al 120 CV con consumi impensabili per una vettura di questa “taglia”. Nei percorsi extraurbani il computer di bordo ha segnato i 20.9 km/l, in città i 13 km/l e in autostrada i 14 km/l rispettando le velocità imposte dal codice della strada.

Scheda Tecnica:
Carrozzeria: Station Wagon
Numero Porte: 5
Numero Posti: 5
Cx: 0,28
Cilindrata: 1910 cm³
KW: 110
CV: 150
Giri: 4000
Coppia Max/Giri: 320 Nm (32,6 kgm)/2000
Basamento E Blocco Cilindri Di Ghisa, Testa Di Lega Leggera
Rapporto Di Compressione: 17,5 : 1
Numero Cilindri E Disposizione: 4 In Linea, Trasversale Anteriore
Distribuzione: 4 Valvole Per Cilindro
Valvole: 16
Diametro Per Corsa (mm): 82,0 x 90,4
Livello Ecologico: Euro 4 (Con DPF)
Controllo Emissioni: 2 Catalizzatori Ossidanti, In Vano Motore E Sottoscocca Con Filtro
                                  Antiparticolato (DPF), Valvola EGR Elettrica                                                                                                
Emissioni Allo Scarico CO2: 161 g/km
Alimentazione: Iniezione Diretta Multijet Tipo “Common Rail” A Controllo Elettronico con turbina a                           geometria variabile
Trazione: Anteriore
Cambio: Meccanico a 6 Rapporti + Retromarcia / Riduzione Finale A Coppia Cilindrica Con

               Rapporto 3,650:1
Velocità massima: 210 km/h
Acc. 0-100 km/h: 9,6 secondi
Consumi (Dichiarati): 8.2 l/100 km (Urbano) – 4.9 l/100 km (Extraurbano) – 6.1 l/100 km (Misto)
Freni Anteriori: Dischi Autoventilanti (D 305)
Freni Posteriori: Dischi Autoventilanti (D 292)
Tipo Sterzo: A Cremagliera Con Servosterzo Elettroidraulico
Diametro Di Sterzata (m): 10,9
Sospensioni: A Ruote Indipendenti Tipo McPherson, Con Barra Stabilizzatrice E Ammortizzatori
                     Idraulici Telescopici (Anteriore)
                     Multilink A Bracci Indipendenti (Posteriore)
Dimensioni: 476 Cm (Lunghezza)
                     178 Cm (Larghezza)
                     162 Cm (Altezza Con Barre Portatutto)
                     270 Cm (Passo)
                     151 Cm (Carreggiata Anteriore)
                     150 Cm (Carreggiata Posteriore)
Massa A Vuoto In Ordine Di Marcia: 1455 kg
Rapporto Peso/Potenza: 1455 + 75=1530; 1530/1000=1,5; 110/1,5=73 KW/tonn.
Capacità Bagagliaio (dm³): 500/1610
Capacità Serbatoio: 62 litri
Prezzo Vettura Da Nuova (Quattroruote) = 27.541 €
Pneumatici: 215/50 R17 91V
Sforzo Frizione: 13,8 kg 

















































domenica 22 febbraio 2015

News - Inaugurata la sezione "Suggerimenti"

Inaugurata la sezione "Suggerimenti" in cui 

sono presenti determinati consigli da adottare con 

le nuove auto per tenerle sempre efficienti e 

limitare i lavori di manutenzione.

Link cliccabile sotto:




                               Suggerimenti





venerdì 6 febbraio 2015

News - Inaugurata la sezione "Manutenzione"

Inaugurata la sezione "Manutenzione" in questo blog. Secondo la mia esperienza vi riporto i lavori da effettuare ma anche alcuni suggerimenti per mantenere efficiente la vostra auto tralasciando lavori che altri meccanici magari vi farebbero eseguire aumentando così il prezzo di ogni intervento. 
Vi ricordo che è importante sulle automobili di nuova concezione una meticolosa manutenzione eseguendo tutti i tagliandi consigliati dalla casa madre sul libretto d'istruzioni (adesso in duplice formato cartaceo e digitale PDF).

                                                     

                                             Manutenzione




Spiegazione - Cosa è il filtro antiparticolato (DPF o FAP)? Che differenza c'è tra i due?

                           PRESENTAZIONE
Sicuramente avrete sentito dire da qualcuno frasi del tipo <<ho una diesel con filtro antiparticolato>> oppure <<ho parecchi problemi con il filtro antiparticolato sulla mia auto>> ma precisamente cosa è questo filtro? seguendo questa spiegazione potrete capire di cosa si tratta e soprattutto come va gestito.
                         DI COSA SI TRATTA?
E' un sistema di abbattimento del particolato presente negli impianti di scarico di tutti i moderni motori diesel delle autovetture e vi sono due tipi di tecnolgie: FAP ("Filtre A Particules") brevettata dal gruppo PSA e DPF ("Diesel Particulate Filter") la cui proprietaria è FA.
Sulle autovetture moderne (a partire da alcune EURO 4 fino alle ultime EURO 6), il filtro antiparticolato, che sia DPF o FAP, è diventato obbligatorio per rispettare le normative antinquinamento europee.
                            TUTTO QUI?
Poiché la "trappola" del particolato è un sistema di accumulo, periodicamente deve essere rigenerata (ripulita) bruciando il particolato immagazzinato durante i km percorsi. Qui si arriva dunque al controsenso e al dibattito aperto da anni sul reale significato e utilizzo di questo filtro. Tutto ciò che trattiene viene immesso nell'aria in nano-molecole durante la fase di RIGENERAZIONE. Studi dicono che paradossalmente il vecchio fumo nero che usciva dalle marmitte delle vecchie diesel non era poi così dannoso a differenza di queste nano-molecole che riescono a depositarsi negli alveoli polmonari degli esseri umani essendo appunto finissime. E' tutto un complotto?
                           RIGENERAZIONE
Tornando a parlare del funzionamento ci sono sostanzialmente due tipologie di rigenerazione:
Senza additivo (DPF) Il DPF usa iniezioni multiple per aumentare le temperature dei gas sui 600/650 gradi centigradi per bruciare il particolato.
Tra i vantaggi si ha sicuramente un'architettura più semplice, maggior affidabilità e minori costi di manutenzione; mentre tra gli svantaggi maggior diluizione di olio.
Con additivo (FAP) Il FAP sfrutta un additivo che è un liquido catalizzatore che consente di far bruciare il particolato nel filtro a temperatura più bassa.
Tra i vantaggi si ha una temperatura più bassa e minor durata del processo di rigenerazione; mentre tra gli svantaggi la necessità di manutenzione ogni 120000 km con rabbocco dell'additivo.
Le strategie di rigenerazione sono gestite interamente dalla centralina che provvede a monitorare lo stile di guida dell'utente, il tipo di percorso che generalmente impiega ed a calcolare la percentuale di particolato accumulata. Generalmente ogni 800-1000 km la trappola ha bisogno di essere ripulita ed è qui che bisogna prestare la maggiore attenzione: NON BISOGNA SPEGNERE IL MOTORE DURANTE LA RIGENERAZIONE!
Si, purtroppo si è succubi dell'auto ed è fondamentale continuare a guidare fino a quando non avrà terminato; il tempo di una rigenerazione varia dagli 8 ai 12 minuti in base alla vettura e al livello di intasamento. Terreno ideale affinché vada a buon fine la rigenerazione è sicuramente la strada extraurbana perché è li che riesce a raggiungere le temperature prefissate e spurgare il particolato. Tuttavia anche in città (non nel traffico) si riesce a completare il processo di rigenerazione andando magari in periferia. Problema numero uno delle mancate rigenerazioni è la possibile situazione che il gasolio in eccesso immesso negli iniettori vada a finire nella coppa dell'olio con conseguente degrado prematuro dell'olio. In poche parole si accende la spia sul quadro e si è costretti a cambiare l'olio anche ogni 3000-5000 km. Problema numero due dell'interruzione delle rigenerazioni è che se si supera la tolleranza calibrata in centralina (numero rigenerazioni fallite maggiore di un numero di volte) l'auto rischia di avere un netto taglio di prestazioni, entra in modalità "recovery" e non rende come dovrebbe. A questo punto si procederà con una rigenerazione forzata tramite software di un meccanico o officina autorizzata.
A volte però accendendosi la spia specifica del filtro antiparticolato sul cruscotto è necessaria una rigenerazione innescata dall'utente che dovrà seguire un profilo guida segnalato sul libretto di uso e manutenzione dell'autovettura. Riporto ciò che è scritto nel libretto della Fiat Croma spiegando cosa è un profilo guida:
<<La segnalazione dell'attivazione lampada e/o messaggio DPF indica all'utente che si rende necessario eseguire un ciclo di guida con un determinato profilo (velocità > 40 km/h per almeno 15 minuti consecutivi) al fine di consentire al sistema di eseguire la rigenerazione; se l'utente non raggiunge le condizioni per eseguire le rigenerazioni spontanee, il DPF continuerà ad accumulare particolato. [...] >>.
                             CONSIGLIO
Consiglio vivamente pertanto di ponderare bene la scelta di un auto diesel oggigiorno proprio perché se non si percorrono molti km fuori città potreste avere problemi di vario tipo (filtro antiparticolato o altri componenti che ho segnalato nella sezione "Suggerimenti") e tutto ciò che risparmierete in carburante lo spenderete in riparazioni. Preferite dunque motori a benzina o motori a gas (o metano) che risultano essere parchi nei consumi e danno meno grattacapi.
Inoltre è sconsigliato rimuoverlo per le ragioni espresse in "questo post" del Sig. Stefano Rosario Giudea

VIDEO RIGENERAZIONE FIAT CROMA



Spiegazione - Cosa è il filtro antiparticolato (DPF o FAP)? Che differenza c'è tra i due?

                           PRESENTAZIONE
Sicuramente avrete sentito dire da qualcuno frasi del tipo <<ho una diesel con filtro antiparticolato>> oppure <<ho parecchi problemi con il filtro antiparticolato sulla mia auto>> ma precisamente cosa è questo filtro? seguendo questa spiegazione potrete capire di cosa si tratta e soprattutto come va gestito.
                         DI COSA SI TRATTA?
E' un sistema di abbattimento del particolato presente negli impianti di scarico di tutti i moderni motori diesel delle autovetture e vi sono due tipi di tecnolgie: FAP ("Filtre A Particules") brevettata dal gruppo PSA e DPF ("Diesel Particulate Filter") la cui proprietaria è FA.
Sulle autovetture moderne (a partire da alcune EURO 4 fino alle ultime EURO 6), il filtro antiparticolato, che sia DPF o FAP, è diventato obbligatorio per rispettare le normative antinquinamento europee.
                            TUTTO QUI?
Poiché la "trappola" del particolato è un sistema di accumulo, periodicamente deve essere rigenerata (ripulita) bruciando il particolato immagazzinato durante i km percorsi. Qui si arriva dunque al controsenso e al dibattito aperto da anni sul reale significato e utilizzo di questo filtro. Tutto ciò che trattiene viene immesso nell'aria in nano-molecole durante la fase di RIGENERAZIONE. Studi dicono che paradossalmente il vecchio fumo nero che usciva dalle marmitte delle vecchie diesel non era poi così dannoso a differenza di queste nano-molecole che riescono a depositarsi negli alveoli polmonari degli esseri umani essendo appunto finissime. E' tutto un complotto?
                           RIGENERAZIONE
Tornando a parlare del funzionamento ci sono sostanzialmente due tipologie di rigenerazione:
Senza additivo (DPF) Il DPF usa iniezioni multiple per aumentare le temperature dei gas sui 600/650 gradi centigradi per bruciare il particolato.
Tra i vantaggi si ha sicuramente un'architettura più semplice, maggior affidabilità e minori costi di manutenzione; mentre tra gli svantaggi maggior diluizione di olio.
Con additivo (FAP) Il FAP sfrutta un additivo che è un liquido catalizzatore che consente di far bruciare il particolato nel filtro a temperatura più bassa.
Tra i vantaggi si ha una temperatura più bassa e minor durata del processo di rigenerazione; mentre tra gli svantaggi la necessità di manutenzione ogni 120000 km con rabbocco dell'additivo.
Le strategie di rigenerazione sono gestite interamente dalla centralina che provvede a monitorare lo stile di guida dell'utente, il tipo di percorso che generalmente impiega ed a calcolare la percentuale di particolato accumulata. Generalmente ogni 800-1000 km la trappola ha bisogno di essere ripulita ed è qui che bisogna prestare la maggiore attenzione: NON BISOGNA SPEGNERE IL MOTORE DURANTE LA RIGENERAZIONE!
Si, purtroppo si è succubi dell'auto ed è fondamentale continuare a guidare fino a quando non avrà terminato; il tempo di una rigenerazione varia dagli 8 ai 12 minuti in base alla vettura e al livello di intasamento. Terreno ideale affinché vada a buon fine la rigenerazione è sicuramente la strada extraurbana perché è li che riesce a raggiungere le temperature prefissate e spurgare il particolato. Tuttavia anche in città (non nel traffico) si riesce a completare il processo di rigenerazione andando magari in periferia. Problema numero uno delle mancate rigenerazioni è la possibile situazione che il gasolio in eccesso immesso negli iniettori vada a finire nella coppa dell'olio con conseguente degrado prematuro dell'olio. In poche parole si accende la spia sul quadro e si è costretti a cambiare l'olio anche ogni 3000-5000 km. Problema numero due dell'interruzione delle rigenerazioni è che se si supera la tolleranza calibrata in centralina (numero rigenerazioni fallite maggiore di un numero di volte) l'auto rischia di avere un netto taglio di prestazioni, entra in modalità "recovery" e non rende come dovrebbe. A questo punto si procederà con una rigenerazione forzata tramite software di un meccanico o officina autorizzata.
A volte però accendendosi la spia specifica del filtro antiparticolato sul cruscotto è necessaria una rigenerazione innescata dall'utente che dovrà seguire un profilo guida segnalato sul libretto di uso e manutenzione dell'autovettura. Riporto ciò che è scritto nel libretto della Fiat Croma spiegando cosa è un profilo guida:
<<La segnalazione dell'attivazione lampada e/o messaggio DPF indica all'utente che si rende necessario eseguire un ciclo di guida con un determinato profilo (velocità > 40 km/h per almeno 15 minuti consecutivi) al fine di consentire al sistema di eseguire la rigenerazione; se l'utente non raggiunge le condizioni per eseguire le rigenerazioni spontanee, il DPF continuerà ad accumulare particolato. [...] >>.
                             CONSIGLIO
Consiglio vivamente pertanto di ponderare bene la scelta di un auto diesel oggigiorno proprio perché se non si percorrono molti km fuori città potreste avere problemi di vario tipo (filtro antiparticolato o altri componenti che ho segnalato nella sezione "Suggerimenti") e tutto ciò che risparmierete in carburante lo spenderete in riparazioni. Preferite dunque motori a benzina o motori a gas (o metano) che risultano essere parchi nei consumi e danno meno grattacapi.
Inoltre è sconsigliato rimuoverlo per le ragioni espresse in "questo post" del Sig. Stefano Rosario Giudea

VIDEO RIGENERAZIONE FIAT CROMA

VIDEO RIGENERAZIONE DPF



Consiglio - Toyota Avensis Wagon

Siete in cerca di una station wagon che badi al sodo e che magari esteticamente non faccia girare la testa? Cercate un bagagliaio sfruttabile al massimo e una dotazione di serie di tutto rispetto? la wagon di casa Toyota può fare al caso vostro. Oramai da anni in commercio, il suo cavallo di battaglia è sempre stato l'innovazione e anche qui ritroviamo un concentrato di tecnologie a bordo tutto di serie a partire dalla versione base.
Quella che vi propongo è una versione di tutto rispetto (Lounge) con motore EURO 5 2.0 D-4D da 126 cv in grado di muovere con una certa disinvoltura l'auto e soprattutto consumare poco. Difatti questo motore è stato rivisto in concomitanza del restyling e dunque garantisce un notevole risparmio anche in chiave di manutenzione ma anche di spese come assicurazione e bollo. I kw per il calcolo del bollo sono 93 mentre i cavalli fiscali sono 20.
La dotazione di serie comprende gli accessori principali che si trovano in quasi tutte le wagon dello stesso segmento (come climatizzatore automatico, 7 airbag, controllo di stabilità e di trazione, fendinebbia e così via)  ma spiccano alcuni come sensore pressione pneumatici, sensore pioggia e crepuscolare, retrovisori ripiegabili elettricamente, ingresso keyless, sistema multimediale comprensivo di navigatore satellitare e persino telecamera posteriore per le retromarce.
Tutto questo ad un prezzo interessante di 27000 € (offerta Febbraio 2015) a cui vanno aggiunti giusto 500 € per la consueta vernice metallizzata.
Inserisco un link interessante di una KM0 a Roma per coloro i quali sono interessati. Allettante il prezzo.
3 anni o 100000 km la garanzia.


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Le immagini possono contenere optional a pagamento