PRESENTAZIONE
DI COSA SI TRATTA?
E' un sistema di abbattimento del particolato presente negli impianti di scarico di tutti i moderni motori diesel delle autovetture e vi sono due tipi di tecnolgie: FAP ("Filtre A Particules") brevettata dal gruppo PSA e DPF ("Diesel Particulate Filter") la cui proprietaria è FA.
Sulle autovetture moderne (a partire da alcune EURO 4 fino alle ultime EURO 6), il filtro antiparticolato, che sia DPF o FAP, è diventato obbligatorio per rispettare le normative antinquinamento europee.
TUTTO QUI?
Poiché la "trappola" del particolato è un sistema di accumulo, periodicamente deve essere rigenerata (ripulita) bruciando il particolato immagazzinato durante i km percorsi. Qui si arriva dunque al controsenso e al dibattito aperto da anni sul reale significato e utilizzo di questo filtro. Tutto ciò che trattiene viene immesso nell'aria in nano-molecole durante la fase di RIGENERAZIONE. Studi dicono che paradossalmente il vecchio fumo nero che usciva dalle marmitte delle vecchie diesel non era poi così dannoso a differenza di queste nano-molecole che riescono a depositarsi negli alveoli polmonari degli esseri umani essendo appunto finissime. E' tutto un complotto?
RIGENERAZIONE
Tornando a parlare del funzionamento ci sono sostanzialmente due tipologie di rigenerazione:Senza additivo (DPF) Il DPF usa iniezioni multiple per aumentare le temperature dei gas sui 600/650 gradi centigradi per bruciare il particolato.
Tra i vantaggi si ha sicuramente un'architettura più semplice, maggior affidabilità e minori costi di manutenzione; mentre tra gli svantaggi maggior diluizione di olio.
Con additivo (FAP) Il FAP sfrutta un additivo che è un liquido catalizzatore che consente di far bruciare il particolato nel filtro a temperatura più bassa.
Tra i vantaggi si ha una temperatura più bassa e minor durata del processo di rigenerazione; mentre tra gli svantaggi la necessità di manutenzione ogni 120000 km con rabbocco dell'additivo.
Le strategie di rigenerazione sono gestite interamente dalla centralina che provvede a monitorare lo stile di guida dell'utente, il tipo di percorso che generalmente impiega ed a calcolare la percentuale di particolato accumulata. Generalmente ogni 800-1000 km la trappola ha bisogno di essere ripulita ed è qui che bisogna prestare la maggiore attenzione: NON BISOGNA SPEGNERE IL MOTORE DURANTE LA RIGENERAZIONE!
Si, purtroppo si è succubi dell'auto ed è fondamentale continuare a guidare fino a quando non avrà terminato; il tempo di una rigenerazione varia dagli 8 ai 12 minuti in base alla vettura e al livello di intasamento. Terreno ideale affinché vada a buon fine la rigenerazione è sicuramente la strada extraurbana perché è li che riesce a raggiungere le temperature prefissate e spurgare il particolato. Tuttavia anche in città (non nel traffico) si riesce a completare il processo di rigenerazione andando magari in periferia. Problema numero uno delle mancate rigenerazioni è la possibile situazione che il gasolio in eccesso immesso negli iniettori vada a finire nella coppa dell'olio con conseguente degrado prematuro dell'olio. In poche parole si accende la spia sul quadro e si è costretti a cambiare l'olio anche ogni 3000-5000 km. Problema numero due dell'interruzione delle rigenerazioni è che se si supera la tolleranza calibrata in centralina (numero rigenerazioni fallite maggiore di un numero di volte) l'auto rischia di avere un netto taglio di prestazioni, entra in modalità "recovery" e non rende come dovrebbe. A questo punto si procederà con una rigenerazione forzata tramite software di un meccanico o officina autorizzata.
A volte però accendendosi la spia specifica del filtro antiparticolato sul cruscotto è necessaria una rigenerazione innescata dall'utente che dovrà seguire un profilo guida segnalato sul libretto di uso e manutenzione dell'autovettura. Riporto ciò che è scritto nel libretto della Fiat Croma spiegando cosa è un profilo guida:
<<La segnalazione dell'attivazione lampada e/o messaggio DPF indica all'utente che si rende necessario eseguire un ciclo di guida con un determinato profilo (velocità > 40 km/h per almeno 15 minuti consecutivi) al fine di consentire al sistema di eseguire la rigenerazione; se l'utente non raggiunge le condizioni per eseguire le rigenerazioni spontanee, il DPF continuerà ad accumulare particolato. [...] >>.
CONSIGLIO
Consiglio vivamente pertanto di ponderare bene la scelta di un auto diesel oggigiorno proprio perché se non si percorrono molti km fuori città potreste avere problemi di vario tipo (filtro antiparticolato o altri componenti che ho segnalato nella sezione "Suggerimenti") e tutto ciò che risparmierete in carburante lo spenderete in riparazioni. Preferite dunque motori a benzina o motori a gas (o metano) che risultano essere parchi nei consumi e danno meno grattacapi.Inoltre è sconsigliato rimuoverlo per le ragioni espresse in "questo post" del Sig. Stefano Rosario Giudea
VIDEO RIGENERAZIONE FIAT CROMA
VIDEO RIGENERAZIONE DPF
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